Uh Gea! Che bella analisi! *-*
Si vede che lo ami proprio il Boss! ( E come non amarlo? )
Lui governa il nostro segno, ma con stile. ù.u
Ricollegandomi a quello che hai detto e, in generale, alla schizofrenia di Saga vorrei aggiungere qualche - inopportuna - considerazione.
Anzitutto, è proprio la "schizofrenia", la dualità, la caratteristica principale del personaggio.
Però è una caratteristica oscura.
Non si può comprendere sino in fondo il limite tra Saga e DarkSaga.
Io mi ricollegherei ad un personaggio di un altro fandom per fare un piccolo confrontino.
Nel fandom che seguo con passione da tempo, esiste Angel che ha un simile sdoppiamento di personalità.
Con l'anima è un eroe del bene, votato al sacrificio e alla pietà. Senza anima è Angelus, un monomaniaco torturatore e sadico.
Anche qui: cambiamento del tono di voce, cambiamento dello stile.
Addirittura, Angel parla di sé in terza persona quando si riferisce ad Angelus ( idem viceversa )
Quasi come se, quella stessa persona, fosse due in uno. Una dicotomia inconciliabile.
Se poi si volesse fare un'analisi un pochino più di spessore, si capirebbe che certamente sono la stessa identica persona, ma la radicalità delle due parti non permette conciliazione.
Oh.
Quello che voglio dire è: in quel caso avevamo la scusa dell'"Anima / non Anima", che era il segno di confine tra una parte ed un'altra.
Nel caso di Saga, penso che la schizofrenia sia ancora più estrema perchè non c'è un punto, un limite, tra le due personalità.
Saga buono e venerato come un dio, Saga assassino ed impostore.
Ma nel mezzo?
Cosa è capitato?
Qualsiasi dramma personale non giustificherebbe un cambiamento di carattere repentino ed estremo.
Quello che succede a Saga è lacerante perchè è senza preavviso.
Attenzione, si specifica una cosa: Saga, a mio avviso, lottava continuamente col demone nel cuore.
Eh!
Mica è stata una cosa così!
Il punto è l'improvviso e doloroso passaggio da una personalità all'altra, che avviene anche in pochi secondi.
Io penso alla bellissima ficlet di Camus ( "Antigone" ) che è una lotta serrata tra due personalità.
Immaginate Saga nel mezzo del confilitto?
Che fine fa lui?
Tremendo.
Inoltre, ricollegandomi all'Antigone, vorrei anche sottolineare lo spessore tragico del personaggio.
Molto
Greco.Disperatamente
Greco.Camus ha usato l'Antigone per omaggiare la sua grandezza drammatica, io vedo anche una somiglianza incredibile con Medea.
Medea, sì.
CITAZIONE
”Capisco quale abominio sto per compiere ma più forte dei miei ragionamenti è la passione, che è causa dei mali più grandi dei mortali.”
Questa è rubacchiata direttamente dall'opera e, credo, sia perfetta.
Se Saga è la Hybris è anche, in egual misura, il Tumos ( scusate, non so come traslitterarlo col nostro alfabeto )
La parte emotiva dell'anima, in poche parole.
E, per questo, la lacerazione è ancora più grande.
Infine quoto:
CITAZIONE
Quello che- passatemi il termine- dimostra più umanità è Kanon. Lui, non avendo l’animo combattuto tra Bene e Male, mantiene i suoi propositi, non cerca di nascondersi dietro una patina dorata come Saga.
Concordo.
Nel senso che Kanon, anche a voler commettere scorrettezze, è sempre cosciente di quello che fa.
Controlla il suo volere.
E fa del male.
( Ma gli uomini fanno sempre del bene? )
Kanon odia. Kanon si redime.
Io lo assocerei - sempre per continuare col mito - ad Ulisse, che era
umano molto umano. E lo vedo più forte di Saga, proprio perchè non arriva mai al patologico del fratello.
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Vado a sotterrarmi